Si è svolto, presso la Sala Assemblee della Cassa di Risparmio di Fermo a Fermo, l’incontro “Lina Ciucci: in una donna, mille donne”, organizzato dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Fermo e dalla Carifermo Spa in collaborazione con il Comune di Montefiore dell’Aso.
L’iniziativa, promossa per ricordare i 150 anni della nascita di Adolfo De Carolis (6 gennaio 1874 Montefiore dell’Aso, 7 febbraio 1928 Roma), ha visto un importante riscontro di pubblico, qualificato e fortemente interessato al tema proposto.
In apertura il Presidente della Carifermo Spa Alberto Palma ha ricordato l’impegno della Fondazione nel recupero e nella valorizzazione dell’arte del territorio, soffermandosi sulle attività finalizzate alla promozione delle opere di Adolfo De Carolis, a partire dalla monografia del 1974, realizzata in occasione del centenario della nascita dell’artista.
Il Presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Fermo Giorgio Girotti Pucci, moderando gli interventi, ha salutato e ringraziato le molte autorità presenti, tra cui il Soprintendente Archivistico e Bibliografico delle Marche Benedetto Luigi Compagnoni, e anticipato le iniziative della Fondazione su Adolfo De Carolis previste per il 150°, tra cui la catalogazione del Fondo dedicato.
Il Sindaco di Montefiore dell’Aso Lucio Porrà ha ringraziato Banca e Fondazione, evidenziando quanto il Comune stia investendo in cultura, quale volano della crescita turistica del territorio.
Donella De Carolis, nipote dell’artista, ha ricordato le iniziative più rilevanti che dal 1928, anno della morte del nonno, ad oggi, hanno favorito lo studio, la conservazione e la divulgazione dell’artista. Condividendo ricordi ed aneddoti della sua vita privata e familiare, ha ripercorso anche i momenti legati alle donazioni che gli eredi hanno effettuato nel tempo al Comune di Montefiore dell’Aso e le acquisizioni della Fondazione, finalizzate ad evitare la dispersione del patrimonio artistico.
Il professor Stefano Papetti ha illustrato la figura di Lina Ciucci, moglie di De Carolis, sottolineandone le sue origini laziali. Attraverso diverse opere dell’artista e soffermandosi in particolare sul quadro “Donna con foulard rosso”, visibile in Sala, ha messo in luce quanto Lina fosse presente, direttamente o come musa, nei lavori del marito, segnando i tratti distintivi dei volti delle donne dipinte.
Al termine dell’incontro è stato offerto un aperitivo, allestito anche grazie alla collaborazione con la Distilleria Varnelli. Infatti è stata disegnata da De Carolis l’etichetta dell’Amaro Sibilla, liquore legato all’immagine mitologica che sancisce un profondo legame con il territorio, reso ancora più stretto dal decoro della Sibilla che ancora oggi, a distanza di tanti anni, dà lustro al liquore e testimonia le radici antiche dell’azienda con la terra d’origine e la sua storia.