Sabato 2 luglio si è inaugurata a Fermo presso le Piccole Cisterne Romane, la mostra per celebrare Costanzo Corrina a dieci anni dalla sua scomparsa, e far scoprire finalmente al grande pubblico uno straordinario artista, pesarese d’origine ma fermano d’adozione; tra i primi, venerati “Maestri del Preziotti”, le cui opere si possono ammirare nelle chiese e in molti altri luoghi delle Marche.
In un suggestivo dialogo con gli antichi ambienti di epoca romana, il prof. Nunzio Giustozzi, docente del Liceo artistico “Preziotti – Licini”, e curatore della mostra ha selezionato più di 50 sculture inedite, sacre e profane, provenienti perlopiù dalle collezioni degli eredi, a disegnare la lunga e coerente parabola creativa dell’artista, connotata da uno stile originale, pur memore di una vasta cultura figurativa, di una struggente, malinconica ed impressionante bellezza.
L’eleganza delle sue esili figure umane dalle espressioni inconfondibili, lo splendore delle superfici ceramiche smaltate bianche o policrome, la sensualità del segno, nel rilievo come nel tutto tondo, rimandano ai linguaggi pacati e alle tecniche sperimentate nelle officine del Rinascimento, all’enfasi spettacolare e drammatica del Barocco, al sofisticato decorativismo del Rococò, alla delicatezza floreale del Liberty, e alla ruggente durezza del Déco.
Un progetto ambizioso realizzato in collaborazione con il Comune di Fermo e la Fondazione Cassa di Risparmio di Fermo.