MAMMOGRAFO HI-TECH DONATO ALL’AST DI FERMO

Il mammografo hi-tech di ultimissima generazione, donato dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Fermo, è stato presentato alla stampa questa mattina all’ospedale di Porto San Giorgio; prezioso macchinario nella lotta al carcinoma della mammella, che è il tumore più frequente nel sesso femminile.

Il sistema donato Fdr Amulet Innovality di Fujifilm, caratterizzato da altissima risoluzione spaziale, massima ergonomia e comfort per le pazienti, estrema rapidità di acquisizione e completa dotazione di applicazioni avanzate ed accessori è destinato a fornire nuovi riferimenti assoluti nel settore della diagnostica senologica.

Il nuovo mammografo è in grado di gestire tutti i metodi di indagine volumetrica ad oggi diffusi, inclusa la tomosintesi, garantendo un elevato livello di qualità dell’immagine, una dose radiologica ridotta per la paziente ed un elevato comfort.

Il carcinoma della mammella è il tumore più frequente nel sesso femminile ed è la principale causa di morte nelle donne occidentali di età compresa fra i 40 e i 50 anni. Negli ultimi anni si è registrata una significativa riduzione della mortalità soprattutto grazie ai progressi terapeutici e alla diagnosi precoce, alla quale ha contribuito la diffusione degli screening mammografici.

Negli ultimi anni è stata introdotta nella pratica clinica la tomosintesi mammaria (detta anche “Mammografia 3D”), che permette di acquisire le immagini da diverse angolazioni, di ricostruirle e visualizzare tridimensionalmente gli “strati” che le compongono. Il tutto utilizzando una dose radiologica ridotta a carico delle ghiandole mammarie.

La mammografia, si ricorda, è la metodica dotata di maggiore sensibilità diagnostica, di gran lunga superiore a quella dell’esame clinico e dell’ecografia, soprattutto nei tumori di piccole dimensioni. Lo screening mammografico viene eseguito sulla popolazione target asintomatica, cioè su donne di età compresa tra 45 e 75 anni che non siano state operate per patologia maligna mammaria.

Le donne vengono invitate dalla segreteria dello Screening a prendere appuntamento con cadenza biennale per l’esecuzione della mammografia presso la Radiologia di Porto San Giorgio, in cui, ad oggi, si esegue lo screening di I livello.

Nel 2023 sono stati eseguiti 7000 esami di I livello di screening nella Ast Fermo. Le immagini mammografiche vengono interpretate in “doppio cieco”, cioè all’insaputa l’uno dell’altro, da due medici radiologi. Il risultato della mammografia di screening può essere negativo (per cui la donna viene richiamata a nuovo esame dopo 2 anni) o dubbio (nel qual caso si ricorre ad un ulteriore approfondimento diagnostico- screening di II livello- con esame ecografico o con proiezioni mammografiche aggiuntive o con biopsia) o positivo. In quest’ultimo caso la paziente viene gestita dalla Breast Unit Aziendale, composta da radiologo, oncologo e chirurgo, e sottoposta ad adeguato trattamento.

Gli screening oncologici sono uno strumento fondamentale per la diagnosi precoce del tumore della mammella che consente di avviare tempestivamente i percorsi di trattamento più efficaci”.